«Missione compiuta. Almeno per ora». Il sindaco Accorinti torna soddisfatto dall’altra sponda dello Stretto, dopo aver “catturato” Matteo Renzi, sottraendolo, seppur solo per qualche minuto, agli impegni istituzionali concentrati nel suo fulmineo tour meridionale (nella stessa giornata è stato a Napoli, Gela, Termini Imerese e Reggio Calabria, come se avesse il dono dell’ubiquità...). Un colloquio ritenuto, comunque, importante da Accorinti: «L’ho sollecitato a dare risposte su vari fronti e gli ho ricordato la richiesta di un incontro, da tenere a Roma o a Messina. È stato lui stesso a invitarmi nella Capitale il primo giorno dal suo rientro delle ferie, cioè il 26 agosto. Mi ha anche sollecitato l’invio di un “report” con tutti i temi che stanno a cuore al nostro territorio e che provvederemo a inviargli all’inizio della prossima settimana. Nel nostro colloquio gli ho sottolineato la necessità di garantire, con i fatti e non a parole, il diritto alla continuità territoriale, gli ho ribadito l’importanza che assume, per noi e per l’intero Paese, l’Area dello Stretto, gli ho accennato alla riforma della portualità e alla nostra richiesta di un’unica Authority dello Stretto, l’ho informato sugli sviluppi relativi al secondo Palagiustizia e alla questione dell’accoglienza dei migranti. Sono questi i temi sui quali ci confronteremo a Roma ». Non è mancata la battuta dell’ex sindaco fiorentino. «Ma come hai fatto a batterci?», ha domandato Renzi nella sua qualità di segretario nazionale del Pd. E la risposta? «È un discorso lungo –gli ho detto –, ne parleremo quando ci vediamo a Roma. Ci sono istanze di cambiamento che portano a risultati elettorali come quello dell’anno scorso. Noi stiamo cercando di fare di tutto, pur nelle attuali difficoltà, per non deludere le aspettative della gente. Ma ci vogliono anche il sostegno e la collaborazione dei Governi nazionale e regionale, perché un ente locale, da solo, non può farcela. E noi non chiediamo assistenzialismo ma solo quello che ci è dovuto». Accorinti ribadisce la volontà di porre al tavolo del Governo una delle questioni cruciali: la destinazione ai Comuni dell’Area dello Stretto di buona parte delle somme che erano state stanziate per il Ponte. «Non ci siamo battuti contro la grande opera per regalare miliardi di euro all’Expo di Milano», dichiara l’ex attivista delle marce “nopontiste”.
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