Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Punti nascita, scattano le prime denunce

 Arrivano le prime segnalazioni dei disagi provocati da una scelta fatta dalla Regione secondo bieche logiche burocratiche, dove contano più i numeri che la vita delle persone. A raccontarle è il presidente della V Circoscrizione Santino Morabito. Una donna, sottoposta venerdì scorso a un intervento di parto cesareo e ancora ricoverata al Papardo, ha denunciato ai carabinieri la mancanza di assistenza sanitaria in un reparto ormai fantasma. E nella scorsa notte tre donne gravide ricoverate al Piemonte sono state trasferite al Policlinico per carenza di posti disponibili. Un altro episodio si è verificato ieri mattina quando una coppia, proveniente da un paese della provincia, ha portato al Papardo il bambino appena nato che non stava bene. Dopo una visita neurologica, è stata comunicata ai genitori l’impossibilità del ricovero ed è stato detto loro di provvedere con la propria auto al trasporto del piccolo fino al Policlinico. Sembra di essere in un romanzo kafkiano. È difficile spiegare l’assurdo. Il Piemonte è destinato a “scoppiare”, la zona centro-sud è servita da due ospedali l’uno a pochi passi di distanza dall’altro, mentre l’intera zona nord che, compresi i villaggi collinari e la riviera tirrenica, è come se fosse una città da oltre centomila abitanti, rimane del tutto “scoperta”. E ogni parto rischia di diventare un terno al lotto. Ieri a Palazzo Zanca i presidenti delle due Circoscrizioni maggiormente interessate, Santino Morabito (V Quartiere) e Orazio Laganà (VI), hanno incontrato il sindaco Accorinti per discutere delle conseguenze subite dalla popolazione messinese a causa dell’accorpamento dei punti nascita degli ospedali Papardo e Piemonte. Al confronto ha preso parte anche la portavoce del Comitato spontaneo “mamme del Papardo”. Al termine della riunione, si è stabilito di riproporre all’atten - zione del Governo regionale il documento firmato lo scorso 7 agosto dall’amministrazione comunale e consegnato all’as - sessore alla Sanità Lucia Borsellino. In quella nota, è stata evidenziata la netta volontà di «mantenere l’ospedale Piemonte, potenziandone la vocazione di struttura per la garanzia dell’emergenza- urgenza e, contestualmente, riconoscendo la necessità economica e organizzativa di accorpare i centri nascita e di puntare sulla realizzazione del polo materno-infantile di secondo livello all’ospeda - le Papardo». Il sindaco ha anche ribadito che «tutte le iniziative politico-amministrative saranno condotte con il coinvolgimento delle rappresentanze istituzionali e della cittadinanza » e che il documento, «scaturito dall’indirizzo politico emerso in seno al consiglio comunale », sarà sottoposto all’at - tenzione della deputazione nazionale e regionale, con la sottoscrizione dei consiglieri comunali e circoscrizionali. Lunedì prossimo, nella piazza di Ganzirri, alle 18, si svolgerà una manifestazione pubblica promossa dal Comitato Aurora “Diamo vita alla vita”, durante la quale sarà possibile anche firmare il documento.

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