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Lunedì alle 7 riaprirà Tremestieri

 Come spesso accade quando si parla del porto di Tremestieri, c’è un “ma” ad accompagnare la buona notizia della riapertura a pieno regime dell’approdo a sud della città. E il “ma” consiste proprio nel fatto che la riapertura non sarà esattamente a pieno regime. È quanto emerso dal vertice che si è tenuto ieri alle 13 in Capitaneria di Porto, presieduto dal comandante Antonino Samiani. Vi hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone, l’amministratore delegato di Caronte&Tourist Vincenzo Franza, i sindaci di Messina e Villa San Giovanni, Renato Accorinti e Rocco La Valle. Il porto sarà nuovamente operativo, dunque, dalle 7 di lunedì mattina. E lo sarà con entrambe le invasature pronte ad accogliere le navi in arrivo dalla Calabria. Ed ecco il “ma”: dalle 20.30 alle 7, per almeno dieci-quindici giorni, una delle due invasature non potrà essere utilizzata perché lì verrà “parcheggiato” il pontone della Fratelli Scuttari. La nave, cioè, con cui l’impresa campana sta eseguendo i lavori di dragaggio dei fondali. Per questo motivo, fin quando la seconda invasatura non sarà utilizzabile anche di notte, con ogni probabilità il porto di Tremestieri non riuscirà ad assorbire al cento per cento il traffico gommato, come auspicato dal sindaco Accorinti. Non un buon motivo, però, per rinviare ulteriormente l’apertura almeno diurna. Una proposta, questa, che sarebbe giunta da Caronte&Tourist e che il sindaco avrebbe respinto con decisione: «Ho chiesto agli armatori di fare tutto il possibile per utilizzare al massimo l’approdo a sud – ha spiegato Accorinti –. E per essere fedeli a quanto lo stesso Tar di Catania ci ha detto a proposti dell’ordinanza sul molo Norimberga, cioè sul fatto che il diritto alla sicurezza dei cittadini è primario rispetto a tutto, tutti noi dobbiamo riconoscere che ogni tir tolto alla città è sempre cosa buona e giusta. Dunque, anche solo di giorno, è bene utilizzare fin da subito al massimo le due invasature». Accorinti e il gruppo Caronte hanno incrociato per la prima volta gli sguardi dalla grande “rottura” avvenuta in occasione dell’ordinanza anti- tir, seguita dalle giornate vissute sul cavalcavia e dal ricorso al Tar con tanto di sospensione della stessa ordinanza. Ma del molo Norimberga e degli orari della Cartour, ieri, non si è parlato nemmeno per un minuto. Si è discusso, invece, insieme al sindaco di Villa, dell’annosa questione della rotatoria che le navi sono costrette ad affrontare sulle acque dello Stretto, allungando e non di poco i tempi di percorrenza. L’idea condivisa è di chiedere al ministero dei Trasporti di occuparsi direttamente della questione, riaprendo anche il discorso sulla rotta Tremestieri-Reggio

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