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Porto Tremestieri,lavori chiusi entro 2015 o si perdono i soldi

Scivola oggi e scivola domani, stavolta, si rischia di finire tutti, senza porto. L'unico vero affrancamento dalla schiavitù del passaggio dei mezzi pesanti in città, passa dalla realizzazione del Porto, quello vero non i due scivoli di oggi, di Tremestieri. Un'opera costosissima e che è in una fase avanzata di progettazione senza che però sia riuscita ad avere avvio. La riunione al Ministero dell'ambiente della commissione sulla cosidetta  valutazione di impatto ambientale prevista per venerdì scorso, è saltata ancora una volta.

La ditta che ha vinto l'appalto da 80 milioni , la Coedmar, ha presentato a fine mese scorso della documentazione chiarificatrice sulla precedente richiesta di Via. Al ministero però questo comunicazione è divenuta una integrazione che ha riaperto i termini di una procedura a salvaguardia  di possibili osservazioni che porta ad una pubblicazione degli atti per altri 45 giorni. Insomma se ne riparla il 13 settembre. A questo supplemento si aggiungono le  considerazioni, presentate il 7 luglio , dalle associazioni ambientaliste WWF, MAN e Italia Nostra e sulle quali prima delle valutazioni del Ministero, interviene il segretario generale dell'Autorità portuale Francesco Di Sarcina che le definisce in ritardo ( La Via era già stata approvata senza osservazioni un paio di anni fa quando il progetto fu presentato da un'altra azienda la Sigenco, poi esclusa)  

Gli ottanta milioni di euro utili a realizzare le sei invasature del nuovo approdo a sud, sono stati stanziati : 10 dal Cipe, 15 dall'Authority,20 dalla regione e, 35 dal Ministero delle infrastrutture. Ma per questi ultimi c'è la spada di damocle del dicembre 2015, data entro la quale devono essere terminati i lavori pagati  con quei soldi. Con questo ritmo e questi slittamenti è gia allarme rosso

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