La tares o tari come si chiamerà prossimamente comprende i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, non altro. Lo prevede la legge, ed è gia tanto, se si ricorda che i cittadini fino all’anno scorso pagavano la tarsu che non addossava su di loro l’intero esborso. Eppure, secondo quanto scoperto dal consigliere comunale Giuseppe Santalco, ai messinesi arriverà un balzello in cui sarebbero inserite anche altre spese non giustificate però da alcuna normativa. L’analisi del capogruppo di Felice per Messina non si ferma qui, ma anzi gli fa scoprire che i costi di Messinambiente sono aumentati ulteriormente rispetto all’anno scorso e ancor di più da maggio ad oggi, nonostante l’arrivo del nuovo commissario Alessio Ciacci con il conseguente aggravio della stessa tassa sui rifiuti. Santalco va oltre, ritiene che se un commissario è liquidatore deve liquidare e non programmare il futuro di un’azienda che invece dovrebbe chiudere e auspica un intervento della magistratura.
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