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Vaccini: prima
importante vittoria

      Una battaglia per la vita. Quella dei bambini, come il suo piccolo Federico, morto prima che la scienza medica trovasse l’arma giusta contro il male fulminante che l’ha ucciso nel 2009, a due anni: la meningite di ceppo B. Ma ora si è finalmente registrata una prima importante vittoria nella lotta che Ivana Silvestro Franza – vicepresidente del comitato nazionale Liberi dalla meningite che raggruppa altri genitori vittime della sua stessa tragedia – sta conducendo per sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto, ottenere l’inserimento del nuovo vaccino fra quelli a carico del Servizio sanitario nazionale: «La commissione tecnica dei vaccini –spiega la tenace mamma –ne ha dichiarato la necessità e presenterà presto la proposta alla Regione Siciliana. Speriamo venga accolta positivamente». E nell’ambito del 70° congresso nazionale della Società Italiana di Pediatria conclusosi ieri a Palermo, si è svolta un’intera sessione dedicata alle vaccinazioni. Il prof. Ignazio Barberi, direttore del’Unità operativa complessa di Terapia intensiva neonatale del Policlinico messinese, moderatore della sessione, ha ribadito che la vaccinazione rappresenta uno degli interventi più efficaci e sicuri per la prevenzione primaria delle malattie infettive. In Italia, ha chiarito, le malattie per le quali sono state condotte vaccinazioni di massa sono pressoché eliminate (difterite, poliomielite) o ridotte ad un’incidenza molto bassa (tetano, epatite B, haemophilus influenzae tipo b); per altre malattie si è pervenuti ad una veloce e costante diminuzione (pertosse, morbillo, rosolia, parotite). Altri vaccini hanno dimostrato elevata efficacia contro le meningiti ed altre infezioni invasive da meningococco C e da streptococcus pneumoniae. Barberi ha inoltre ribadito il beneficio di nuovi vaccini come quelli per il papillomavirus, il rotavirus e, appunto, il meningococco B. «Uno scarso livello di informazione tra la popolazione e tra certe categorie mediche – ha sottolineato lo specialista – porta però ad un forte scetticismo nei confronti dell’efficacia e della sicurezza dei vaccini». Addirittura c’è chi crede che la vaccinazione possa essere responsabile dell’insorgere dell’autismo nei bambini, quando di tale teoria (propalata anni fa da un medico inglese che la ritrattò venendo radiato dall’albo) non esiste alcun fondamento scientifico. E a ribadire l’importanza delle vaccinazioni, come strumento di vera e propria tutela del diritto alla vita è stata Ivana Silvestro, durante il suo accorato intervento al congresso. Una dolorosa esperienza personale che le ha dato il coraggio di battersi in prima persona: con il marito Vincenzo e le figlie Helga e Astrid, è stata infatti la prima in Italia a sottoporsi alla nuova vaccinazione anti-menB, oggetto di diffidenza per quanto ormai autorizzata. «Quando mio figlio è morto – ha ricordato – non esisteva uno specifico vaccino. Ma oggi c’è ed è bene che tutte le mamme lo sappiano, perché hanno a disposizione uno strumento che può salvare la vita dei loro figli». La Silvestro ha anche ribadito l’importanza della diagnosi tempestiva e soprattutto del ruolo dei pediatri nel far comprendere ai genitori i rischi della meningite e le armi per combatterla.

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