Già due volte, in pompa magna, prima col commissario Croce e poi col sindaco Accorinti, abbiamo assistito ad eventi in pompa magna per le firme di accordi, protocolli d’intesa e chi più ne ha più ne metta. Ormai sembrava fatta, a fine marzo, pochi giorni prima dell’esclusione di Bartolotta dalla giunta regionale, la firma della convenzione a conferma della copertura finanziaria. Ma ora quella copertura finanziaria è a rischio. Perché dopo quasi tre mesi il decreto non è stato firmato ma, soprattutto, la Regione ha scritto al Comune chiedendo che il progetto della via Don Blasco (che risale agli anni ‘90) venga rivisto secondo i dettami del Codice degli appalti, una legge del 2010 (la numero 207). Palazzo Zanca sta già predisponendo, con il rup Domenico Manna, una dettagliata risposta, sostenendo che il progetto della nuova via Don Blasco non rientri nella casistica prevista da quella legge. «Anche perché –ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Sergio De Cola – il progetto era già esecutivo prima della legge e non è prevista la retroattività ». A Palazzo Zanca si dicono tranquilli. Ma il campanello d’allarme è suonato.
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