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"Il ministro Lupi
salvi l'Authority"

Dare concretezza alla cosiddetta “area integrata dello Stretto di Messina”, in nome del principio di continuità territoriale costituzionalmente garantito. Non è campanilismo-spiegano i consiglieri comunali al ministro Maurizio Lupi, ma un dato oggettivo che il sistema portuale Messina- Milazzo svolge e possa svolgere un ruolo chiave nell’ambito della portualità dell’intero Mediterraneo. La richiesta esplicita è dunque non soltanto di mantenere l’authority in riva allo Stretto, ma addirittura di potenziarla. 

Intanto stamattina il presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone,  ha incontrato i segretari di CGIL, CISL e UIL a cui ha  illustrato i termini dell’accordo con il Commissario ad acta dell’Ente Porto, con l’avallo della Regione Sicilia che di fatto annulla lo storico conflitto di competenze tra i due enti sulle aree della zona falcata, consentendo di conseguenza al piano regolatore portuale, fermo dal 2008, di poter giungere finalmente all’approvazione. CGIL CISL UIL hanno quindi chiesto  un confronto serrato con tutti i soggetti istituzionali e le parti sociali su Tremestieri, Via Don Blasco, zona franca, traghettamento, cantieristica e turismo.  L’accordo illustrato – hanno  aggiunto  i sindacati - non risolve il problema della soppressione dell’Ente porto e la Regione assume in verità un generico impegno, sottraendosi al contempo dall’obbligo specifico assunto invece anni addietro nei confronti della città, per la realizzazione del polo di eccellenza per la cantieristica.

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