Il gip di Messina Giovanni De Marco ha concesso gli arresti domiciliari al deputato del Pd Francantonio Genovese, trasferito in carcere giovedì della scorsa settimana dopo il sì della Camera all’arresto. Accolta la richiesta della difesa, secondo cui non vi è il pericolo di reiterazione del reato. Genovese è accusato di associazione a delinquere, truffa e peculato nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei fondi della formazione professionale. "Il giudice ha ritenuto che si sono attenuate le esigenze cautelari, ma in verità lo erano già prima dell’emissione dell’arresto", ha detto l’avvocato Antonino Favazzo sulla decisione del gip di concedere i domiciliari al deputato del Pd, che si era costituito incarcere dopo il voto favorevole della Camera al suo arresto."Hanno contribuito i nuovi documenti e soprattutto - spiega - il fatto che Genovese era da tempo fuori dal giro della formazione, quindi anche prima del suo arresto". L'ex sindaco di Messina ha lasciato il penitenziario di Gazzi intorno alle 12.30 e ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Il parlamentare è salito sull'auto guidata dalla moglie, Chiara Schirò, che è indagata con lui nell’inchiesta sui fondi della formazione professionale. Intanto, la Procura di Messina «come è solita fare, non commenta le decisioni dei giudici». Lo ha detto il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita sulla decisione del gip di concedere gli arresti domiciliari al deputato nazionale del Pd Francantonio Genovese. Ardita si è limitato ad aggiungere che «come da prassi, valuteremo se presentare ricorso al tribunale del riesame».
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