C’è voluto tempo, forse troppo, ma alla fine l’amministrazione comunale ha scelto la strada della logica e del buon senso, oltre che della solidarietà nei confronti dei soggetti svantaggiati. Una strada che non era stata imboccata con la precedente ordinanza, firmata dal dirigente del Dipartimento viabilità e ostinatamente difesa come fosse il provvedimento più importante della storia a Palazzo Zanca. Il sindaco Renato Accorinti e l’assessore alla Mobilità urbana Gaetano Cacciola hanno annunciato la modifica della determina che stabilisce l’assegnazione della sosta personalizzata per disabili. «Già nei mesi scorsi – sottolineano Accorinti e Cacciola – l’amministrazione comunale aveva dato indicazioni agli uffici della Viabilità, al fine di modificare radicalmente il provvedimento che nella sua formulazione originaria (determina numero 4 del 5 febbraio 2013) assegnava al disabile tutti i costi per la realizzazione, la manutenzione e la rimozione dello stallo». Una determina incomprensibile, che non poteva non suscitare l’indignata reazione delle associazioni impegnate nel sociale e dei soggetti con disabilità, colpiti come se il loro handicap fosse un “privilegio” e non uno svantaggio. «L’amministrazione – proseguono il sindaco e l’assessore –ha dato precise indicazioni al responsabile del provvedimento: i costi devono essere a carico del Comune». Lo scorso 7 maggio si è tenuta una riunione con l’obiettivo di trovare la soluzione più adeguata, allargando i motivi a supporto delle richieste inoltrate da parte dei disabili: non solo studio, lavoro ed esigenze sanitarie ma anche aspetti essenziali della vita di un cittadino come quello sociale o culturale. Se un disabile con carrozzina, ad esempio, vuol passeggiare nell’isola pedonale, ha tutto il diritto di avere lo stallo gratuito come quando lo utilizza per recarsi in ospedale. La civiltà, in fondo, è una questione di buon senso...
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