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Con i lavori, villaggio diviso in due

Sono lavori indispensabili. Programmati subito dopo l’alluvione del 2009, finanziati in un momento successivo, iniziati formalmente due giorni fa, sostanzialmente stamattina. Nessuno ne mette in dubbio l’importanza, tutti sono contenti del fatto che siano finalmente partiti. La premessa è indispensabile per capire meglio la posizione degli abitanti di Santa Margherita. Felici che finalmente siano iniziati gli interventi che nel giro di un paio di mesi dovrebbero permettere di riaprire il torrente Velardi, preoccupati nello stesso tempo per la durata dei lavori e gli effetti che avranno sulla circolazione. Da due giorni la strada è chiusa al traffico. Non si passa, neppure a piedi, il villaggio di fatto è diviso in due.

L’impresa che sta scavando dovrà far scendere di circa quattro metri i tubi e i cavi che passano dalla strada per ricreare il torrente che era stato sommerso da sabbia e asfalto. Qui nei giorni dell’alluvione il fango non aveva trovato sbocco ed aveva invaso la strada e le case. Così si è deciso di intervenire. Il problema è che adesso i disagi per gli abitanti sono spaventosi.

Il primo obiettivo è far riaprire almeno una striscia di strada per far passare i pedoni. L’incognita più grande erano e restano i tempi per il completamento dei lavori. Sulla carta potrebbe bastare qualche mese, a meno che non ci siano contrattempi. È questo ciò che preoccupa i residenti. Costretti a fronteggiare disagi enormi, spaventati dall’idea che questi disagi durino troppo a lungo. 

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