Il dibattito sembrava essersi “addormentato”. Una continua diatriba “isola pedonale sì, isola pedonale no”, con Confcommercio e diversi esercenti in prima linea (ma anche alcuni consiglieri comunali), poi il silenzio. Riflettori spenti. Fino a ieri, quando trecento persone hanno firmato, con una petizione, un documento inviato al Comune e già protocollato. Finirà sulle scrivanie del sindaco Accorinti e dell’assessore alla Mobilità Cacciola una lettera con cui, di fatto, si torna a chiedere all’Amministrazione di tornare sui propri passi. «Con l’adozione della cosiddetta isola pedonale – si legge – l’amministrazione comunale ha assunto un’iniziativa lesiva di vitali e generalizzanti interessi non solo commerciali. Tutto ciò, in particolare, contro le numerose attività indipendenti del centro che costituiscono da sempre il tessuto connettivo economico-sociale di una città caratterizzata peraltro da un peculiare assetto urbanistico lineare. L’apparente disponibilità dell’amministrazione a venire incontro alle legittime e documentate proteste si è rivelata solo illusione».
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