Nel dettaglio, il Piano prevede un nuovo asse viario «che percorrerà l’intera zona falcata», doppia carreggiata, ognuna con due corsie, ampi spazi di parcheggio pubblico e pista ciclabile. E poi un parco archeologico, che preservi «il sedime dell’antica Real Cittadella non ancora compromesso dalle attività del porto operativo». La vera trasformazione, però, si chiama Polo turistico-alberghiero: «L’area dismessa dall’attività di degassifica delle navi sarà bonificata e, grazie alla sua posizione di grande panoramicità e di sostanziale centralità, destinata alla formazione di un indispensabile polo turistico - ricettivo - alberghiero della città, con strutture complementari di tipo commerciale, ludico, sportivo, ecc.». A servizio delle strutture, un porticciolo turistico per 200-250 imbarcazioni medie e medio-piccole. Il tutto con un’occupazione di solo il 10% del suolo, per un’altezza massima di 4 piani e un’edificabilità complessiva di circa 126 mila metri cubi.
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