All’ordine del giorno l’ordinanza del 19 aprile scorso per il temporaneo stoccaggio dei rifiuti nella piattaforma di Pace. All'incontro di dopo domani sono stati invitati rappresentanti dell'Arpa, dell'ASP, della Provincia regionale, di Messinambiente, dell’ATO3 e del dipartimento ambiente e sanità. L’ufficializzazione del deposito a terra dei rifiuti in attesa di essere trasportati in discarica, cosa che avviene da anni, ha suscitato un vespaio di polemiche tra gli ambientalisti. Nelle ultime ore, però, pare che il problema dello stoccaggio possa essere risolto con l’incremento dei mezzi per il trasporto. Da quanto è stato risolto il contratto con una ditta esterna che, a costi considerevoli, assicurava il servizio, messinambiente effettua il trasporto verso Motta S. Anastasia con 5 mezzi. Per il quantitativo di rifiuti prodotto quotidianamente in città, circa 270 tonnellate, necessiterebbero almeno 9 mezzi affinché non si renda necessario il deposito, seppur temporaneo, nella piattaforma di Pace. L’ipotesi che sta circolando tra amministrazione e vertici della società di raccolta e smaltimento è quella di reperire sul mercato dell’usato due o tre mezzi e di ripararne un paio tra quelli giacenti nell’autoparco per mancanza di pezzi di ricambio. Intanto almeno cento tonnellate di immondizia sono ancora accatastate in diversi punti periferici del territorio comunale. Situazione che non può certo migliorare in una giornata festiva. Insomma quella che inizia domani, tra cumuli di immondizia da raccogliere, la contestata ordinanza per la temporanea giacenza a Pace e la strategie da mettere in atto sarà un’altra settimana calda. E nel bel mezzo, il 30 aprile, anche la scadenza della seconda rata della Tares.
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