Il primo “step” è fissato per il prossimo 8 maggio. L’Accordo negoziale interistituzionale, firmato giovedì mattina dall’assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri, dal commissario dell’Ente Porto Emanuele Nicolosi e dal presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone, prevede, infatti, che entro 15 giorni dalla sottoscrizione dell’atto, oltre alla rinuncia definitiva dei contenziosi in corso, venga redatto «dalla competente Autorità marittima il verbale di consegna delle aree demaniali, delle opere e degli specchi acquei ricompresi nella Zona falcata». Da quel momento, la gestione delle aree sarà interamente a capo dell’Authority che, a sua volta, procederà «a estinguere la posizione debitoria da essa imputata all’Ente autonomo portuale». Ma il passaggio che interessa, almeno in questa fase, è contenuto nella parte finale dell’articolo 4 dell’Accordo, relativo alla “disciplina dei rapporti”. «Dandosi reciprocamente atto, tutti i soggetti firmatari, del possibile stato di inquinamento dell’area “ex Stazione di Degassifica”, a fronte della generale carenza delle risorse economiche necessarie alla sua bonifica, dalla dati consegna del sito all’Autorità portuale, si conviene che quest’ultimo Ente subentra a ogni effetto, con tutti i poteri di autodeterminazione e gestione riconosciuti dalla legge, nella procedura di affidamento della progettazione definitiva- esecutiva e nelle attività consequenziali di caratterizzazione già avviate dall’Ente Porto, nonché nel relativo finanziamento regionale già concesso per l’importo di 997 mila euro. La Regione Siciliana s’impegna, altresì, a ricercare gli ulteriori finanziamenti, anche nazionali e internazionali, utili alle operazioni di bonifica successive alla caratterizzazione».
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