Le buste sono state aperte. Le proposte sono quattro. Quattro strutture che potrebbero ospitare i migranti, tre in provincia e una in città. Oltre non è dato sapere. Il viceprefetto Maria Antonietta Cerniglia non si sbilancia perchè ha dovuto richiedere un supplemento di documentazione e quindi la prossima scadenza è il 30 aprile, dopo di che si riunirà la commissione di valutazione. Nel frattempo il Palanebiolo e il campo di baseball restano l’unica sede. La tendopoli scoppia: è al massimo della sua capienza, con 250 persone al suo interno. 40 invece sono dentro la palestra. Questi sono quelli rimasti dopo la fuga di ieri dei 111 eritrei arrivati la domenica di Pasqua. Solo otto sono stati recuperati mentre erano a piedi sull’autostrada, tra Roccalumera e Santa Teresa di Riva e hanno anche inveito contro i poliziotti, ferendoli con calci e pugni tanto da causare il ricovero di due agenti al Policlinico. 5 minori sono stati affidati al dipartimento politiche sociali del comune e i 3 maggiorenni sono stati riaccompagnati al Palanebiolo, dopo essere stati denunciati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e tutti anche per violazione del codice della strada. Tornando alle strutture necessarie, palazzo Zanca non ha ancora formalizzato la richiesta al ministero dell’Interno della disponibilità della caserma Nervesa, ma si stanno valutando anche altri siti. Per il sindaco Renato Accorinti la foresteria del cus e dell’unimesport( da cui c’era la disponibilità) all’Annunziata, potrebbe essere un’ulteriore alternativa. Insomma ancora si naviga a vista, ma presto o tardi si dovrò prendere una decisione definitiva, perché, a quanto pare, l’accoglienza dei migranti non rappresenta più un’emergenza, ma un fatto sistematico.
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