Prima erano solo cumuli di rifiuti sparsi qua e là. Poi hanno iniziato a farsi sempre più consistenti. Ma non ovunque, solo in alcune zone. Come se la raccolta rifiuti procedesse a singhiozzo. Qualcuno ha iniziato a lanciare sospetti quando, a inizio settimana, i lavoratori di MessinAmbiente si sono presentati a Palazzo Zanca manifestando preoccupazione sugli stipendi (era il giorno del previsto pagamento, ma il timore era rivolto alle imminenti festività pasquali). Adesso i sospetti arrivano direttamente dal sindaco Renato Accorinti. Le cui parole forti, pronunciate ieri, sono destinate a far rumore perché lanciano pesanti ombre sulla gestione della raccolta rifiuti e investono di importanti responsabilità il neo commissario Alessio Ciacci. «Arrivano le feste pasquali – evidenzia Accorinti –ed a Messina si profila l’ennesima emergenza rifiuti. Questa volta le “macchie di leopardo” colpiscono al momento Camaro ed il complesso Mito, Larderia e Zafferia, oltre a zone centrali (le vie Garibaldi, Tommaso Cannizzaro e Pietro Castelli), generalmente non toccate, insieme ad altre zone. Vi sono invece siti in cui la raccolta sembra procedere in maniera regolare».