Si erano mescolati con i disperati che avevano trasportato in condizioni disumane, dopo averli raccolti tutti a Tripoli da ogni parte dell’Africa. Quattro gommoni allo sbando tra le onde senza acqua né viveri per 368 persone, tra cui donne e bambini Ma in parecchi hanno raccontato dell’uomo col giubbotto bianco che guidava un gommone e aveva un “telefono internazionale” che ha gettato frettolosamente quando sono arrivati i primi soccorsi, a circa 95 miglia a nord di Tripoli, e il mercantile “Prosper” s’è avvicinato per accoglierli tutti a bordo. Sono almeno quattro, l’uomo col giubbotto bianco e altri tre, i presunti scafisti arrestati dagli investigatori della Mobile dopo i primi accertamenti e i primi interrogatori dal alcuni migranti nella notte di giovedì. Ma l’impressione è che non sia finita qui, ci saranno altre puntate. Ieri i quattro presunti scafisti, un senegalese e tre gambiani, sono stati interrogati dal gip Salvatore Mastroeni, che al termine del faccia a faccia ha convalidato gli arresti della polizia ed ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere con l’accusa di procurato ingresso di cittadini extracomunitari.