Il Teatro Vittorio Emanuele, ovvero il cuore culturale della città, esce dalla palude istituzionale in cui si trovava da mesi e può tornare a vivere. «Sono molto contento, così finalmente possiamo cominciare a fare qualcosa, fino ad oggi non ci siamo potuti muovere molto poco, adesso ci dobbiamo rimboccare le maniche e pensare a lavorare». Il presidente dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele Maurizio Puglisi ha commentato così, a caldo, ieri sera al telefono la notizia che le nomine del Cda dell’ente si sono sbloccate proprio ieri a Palermo, con l’ok da parte della prima commissione dell’Ars. Divengono quindi, e finalmente, operativi, gli altri componenti della “squadra” che governerà il Vittorio in una stagione di vacche pubbliche molto magre, quando è necessario farsi venire molte idee, e buone, per sopperire alla mancanza di euro. Gli altri membri da ieri “in carica” sono quindi il vice presidente Daniele Macris e Giovanni Moschella, indicati dal commissario della Provincia Filippo Romano; Totò D’Urso, Giovanni Giacoppo e Laura Pulejo, proposti dal sindaco Renato Accorinti; e infine Carmelo Altomonte, di nomina regionale.
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