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Interdonato " Quel parcheggio non è autorizzato"

Un equivoco che nasce nel 2009, allorquando il dipartimento patrimonio concesse il nulla osta per la chiusura dell’area con un cancello automatizzato. La richiesta era basata sulla riqualificazione della superficie posta tra la sede della protezione civile, che per anni fu del provveditorato agli studi, e l’istituto don Orione. Nella concessione, però, il dipartimento patrimonio specificava che il servizio regionale di protezione civile doveva farsi carico del conseguimento della totalità dei provvedimenti autorizzativi eventualmente necessari. Tra questi, quello del dipartimento viabilità che, secondo quando risulta al consigliere della terza circoscrizione Santi Interdonato, non è mai stato concesso. Anzi, dopo che il neo assessore al patrimonio Guido Signorino ha interpellato i dirigenti dei dipartimenti competenti, nell’intento di fare piena luce su questa vicenda, è emerso, carte alla mano, che in realtà questa autorizzazione al transito dei mezzi non è mai stata concessa. A tal proposito c’è un documento del 21 gennaio scorso, firmato dall’ingegnere Mario Pizzino, nel quale si specifica che dal suo ufficio non è stata rilasciata alcuna autorizzazione per la sosta dei veicoli di servizio della protezione civile. Il motivo non può che essere ricercato nelle infrazioni al codice della strada che i mezzi regionali sono costretti a commettere in entrata e in uscita dall’area. Oltrepassata la statua di Don Orione, è inevitabile transitare, sul marciapiede e sulla linea tranviaria proprio nel punto in cui sono anche tracciate le strisce pedonali. Non si spiegherebbero, altrimenti, le chiusure con new jersey e fioriere, dall’altra parte del viale S. Martino all’intersezione con tutte le arterie perpendicolari. Ed inoltre, sottolinea Interdonato, lungo il Viale S. Martino sono in corso da alcune settimane i lavori di completamento della messa in sicurezza della linea tranviaria,  per rendere più fluido il percorso ed efficiente il servizio,  con la collocazione di semafori in prossimità di attraversamenti pedonali e l’allungamento delle aiuole spartitraffico. Per questo l’esponente della terza circoscrizione chiede alla giunta in carica dal giugno scorso di risolvere quello che definisce  un pasticcio amministrativo di precedenti gestioni chiedendo anche un risarcimento per i danni causati al marciapiede dal passaggio dei mezzi che potrebbero essere d’ora in avanti sistemati nel nuovo e vicino parcheggio Zaera sud.    

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