La notizia ha un valore significativo anche per quei 300 precari che sperano di essere stabilizzati e che ieri hanno protestato nel transatlantico di Palazzo. L’essere riusciti a rimanere nei parametri del patto di Stabilità è un successo ascrivibile sia alla amministrazione Accorinti che alla gestione del commissario Croce che si sono divisi il compito di tenere i conti a posto nel 2013 in maniera sostanzialmente uguale. Rispettare il patto di stabilità significa non peggiorare il saldo finanziario, per intenderci il rapporto entrate uscite, rispetto agli anni precedenti presi come parametro. Messina non riusciva a restare all’interno del range imposto dal Governo e più in alto dall’ Unione europea da due anni. Nel 2011 il patto di Stabilità saltò per ben 24 milioni di euro. Il motivo fu il finanziamento degli svincoli che fruttò una maxi multa da 7 milioni e mezzo di euro. L’anno successivo cambiarono le sanzioni e per un sforamento di 7 milioni arrivò una multa di altri 7 milioni. Stavolta niente multa ma soprattutto una seria di opportunità che aprono la speranze per quanti contano di vedere
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