La presenza della caserma dei carabinieri, specialmente nei villaggi, è un punto di riferimento. Trasmette ai residenti una maggiore percezione di sicurezza. In caso di necessità, poter compiere pochi metri per recarsi negli uffici dell’Arma costituisce un vantaggio tutt’altro che trascurabile. E il maresciallo, il più delle volte, viene visto come una persona di grande fiducia. Di conseguenza, quando una Stazione della Benemerita chiude i battenti la comunità potrebbe sentirsi più vulnerabile, meno protetta. Inoltre, viene intaccata una delle caratteristiche fondamentali dell’Arma dei carabinieri: il forte radicamento nel territorio. Qualcosa del genere si sta verificando a Bordonaro, dove da giorni si rincorrono le voci sulla prossima interruzione delle attività della locale caserma. All’origine vi sarebbero problemi strutturali e legati ad emergenze di protezione civile. I residenti del villaggio della zona sud, giustamente, si dicono allarmati. Alcuni si sono rivolti ai rappresentanti circoscrizionali e del civico consesso, in modo che approfondiscano la questione e battano i pugni nelle sedi opportune. Ieri, il consigliere comunale Claudio Cardile e i colleghi della terza Municipalità Antonino Sciutteri e Antonino Trino hanno inviato un’interrogazione urgente al sindaco Accorinti, affinché convochi al più presto una conferenza dei servizi. La nota è stata trasmessa anche al prefetto Stefano Trotta, al comandante provinciale dei carabinieri Stefano Spagnol, al presidente del consiglio comunale Emilia Barrile, al presidente della terza Circoscrizione Natale Cucè e all’assessore comunale alla Legalità Patrizia Panarello.
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