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Aree Fs e via Don Blasco,
si riparte da Roma

via don blasco

  Recupero del waterfront: si parte. Oggi a Roma si riunirà la “cabina di regia” con i vertici dei soggetti firmatari dell’accordo di programma, siglato lo scorso 1 giugno a Palazzo Zanca, che ha come oggetto il recupero del territorio tra la zona falcata e Tremestieri. Nella sede di Rfi, ente presieduto dal prof. Dario Lo Bosco, saranno dunque presenti gli stessi soggetti che si ritrovarono allora al Comune alla presenza del presidente della Regione Rosario Crocetta e dell’allora commissario Luigi Croce: l’assessore regionale alle Infrastrutture Nino Bartolotta, che ha materialmente convocato l’incontro di oggi (e al quale si deve la decisa accelerazione verso questa sinergia istituzionale, vitale per il nostro territorio), il Comune che sarà rappresentato dall’assessore all’Urbanistica Sergio De Cola, l’Autorità Portuale, con il presidente Antonino De Simone, e ovviamente le Ferrovie con la società satellite FS Sistemi Urbani srl e il suo amministratore delegato ing. Carlo De Vito. Il protocollo d’intesa, come si ricorderà, prevede tutta una serie di opere per la valorizzazione urbanistica, economica e sociale di una delle porzioni più preziose e devastate del territorio urbano: fra queste, in cima alla lista c’è la via Don Blasco, e cioè la cruciale arteria che collegherà Maregrosso con viale Gazzi.Maci sono anche altri interventi fra cui la riqualificazione della stazione marittima, il piano particolareggiato delle aree Zir e Zis (la vera “terra promessa” per tutte le future prospettive di espansione edilizia e di rilancio urbanistico), la piastra logistica di Tremestieri e la futuribile via Marina, la vera Via del Mare che costeggi lo Ionio da Tremestieri al porto storico. Opere per le quali si avrà una procedura accelerata e un accesso privilegiato alle necessarie risorse.

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