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Piano di rientro pronto,
ma per essere bocciato

Palazzo Zanca vivrà oggi l’ennesima giornata decisiva, nel tortuoso percorso che da oltre un anno vede il Comune e chi lo amministra “minacciato” dall’ombra del dissesto finanziario. È stato convocato alle 21.30 di oggi il consiglio comunale chiamato, a poche ore dalla scadenza fissata dal ministero dell’Interno, a votare il Piano di riequilibrio finanziario dell’amministrazione Accorinti, che solo ieri sera è stato trasmesso al Consiglio e ai revisori dei conti, che hanno dato parere negativo. Un “no” che porterà quasi certamente alla bocciatura da parte dell’Aula, consentendo all’Amministrazione, grazie alla Legge di stabilità, di ottenere altri due mesi di tempo. Ma i rapporti tra giunta Accorinti e Consiglio sembrano ormai del tutto compromessi. Intanto il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta oggi si presenterà a Palazzo Chigi con un dossier sulle conseguenze dell’impugnativa del commissario dello Stato di buona parte della finanziaria (slittano anche gli stipendi dei regionali). Per disinnescare i circa 26 mila licenziamenti e l’effetto domino sulle imprese (stimati altri 21mila posti a rischio), il governatore chiederà la copertura di almeno la metà dei 558 milioni spostati nel fondo indisponibile.  

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