La data fissata per l’ udienza relativa al primo ricorso era lo scorso 5 dicembre, ma era stata rinviata a domani per unificarla alla discussione del secondo presentato successivamente da Eleonora Falduto, Giovanni Smedile e Rita Todaro. I firmatari hanno chiesto la riapertura dei plichi con i verbali di alcune sezioni elettorali dove ritengono si siano verificati degli errori. A tutto si aggiunge in seguito anche il contro ricorso del sindaco Accorinti che vuole dimostrare l’inammissibilità degli atti. Felice Calabrò e Renato Accorinti arrivano al turno di ballottaggio del 23 e 24 giugno, perché il primo ottiene solo il 49,93% dei consensi (cioè 41.453 voti, ovvero 59 in meno del quorum necessario per l’elezione al primo turno) e il secondo 19.939 preferenze cioè il 24,02 % dei voti. Il risulta si ribalta al secondo turno quando Accorinti diventa sindaco con quasi 48mila voti, 29.000 preferenze in più del primo turno, e cioè il 52,6% . Il 13 luglio, quindi, vengono depositati i primi ricorsi al Tar contro i risultati delle amministrative da parte di Alessia Currò, Giovanna Venuti e Giovanni Cocivera. Quindi l’altro presentato da Eleonora Falduto, Giovanni Smedile e Rita Todaro.
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