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Rifiuti sparsi, il
grande squallore continua

 Ieri le ennesime segnalazioni da San Licandro, laddove la strada che conduce all’Annunziata è adesso, nella parte alta, assediata dall’immondizia perfino al centro della carreggiata; a sud da Contesse, dal Cep e da Minissale; in centro dalla Circonvallazione e dalla Panoramica laddove, ai lati della strada sconnessa, all’improvviso appaiono scenari allucinanti: per esempio, i sacchetti che sommergono per 2 metri d’altezza un tratto del marciapiede lungo la curva del viale Principe Umberto prossima alla grande buca apertasi in strada nei giorni scorsi. Detto questo, è in corso una mobilitazione, ma dai risultati lenti, per ripristinare ancora una volta condizioni di normalità proprio in merito all’evidentissimo problema dell’immondizia sparsa. Nella sola mattinata di ieri, per esempio, come il liquidatore di MessinAmbiente, Di Maria, ha riferito all’assessore, sono state prelevate dai cassonetti e da terra addirittura 400 tonnellate di rifiuti. Quasi un exploit, considerando che di questi tempi, in due turni se ne raccolgono, di tonnellate, 280 o 300. Ma l’exploit dei giorni in cui si lavora bene, non fanno certo recuperare in 48 ore i ritardi accumulati nell’arco di settimane. L’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, obbligato a fare progredire in modo radicale, in 6 mesi, il sistema della raccolta – più di quanto tanti predecessori assieme non hanno fatto per decenni – punta a tagliare con il bisturi le distorsioni organizzative di MessinAmbiente.

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