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Polemiche sulle
fasce di reddito

Continua a scatenare polemica la politica dell’amministrazione in fatto di mense scolastiche. Non solo per la ritardata partenza del servizio ma soprattutto per i costi ed in generale per la gestione del servizio. L’Associazione Consumatori Utenti oggi punta l’indice contro la divisione in 5 fasce di reddito per il pagamento. Pagano anche coloro con reddito da 0 a 2000 euro nonostante molte famiglie sia spesso costrette a saltare i pasti o ad arrangiarsi. Ad aggravare la situazione, secondo l’associazione consumatori utenti, la richiesta di pagamento anticipato che colpisce anche persone senza un euro in tasca. Trattare in modo uguale i diseguali è ingiustizia sociale tuona oggi l’associazione consumatori utenti che trova un’altra pecca nella gestione del servizio: il mancato accesso alle mense dei  morosi. Si fanno ricadere sui bambini i comportamenti dei genitori, i quali spesso dipendono dalla situazione delle aziende per cui lavorano. L’Associazione chiede all’Assessore Panarello di guardare con maggiore attenzione a questo fondamentale servizio al quale dovrebbero poter accedere tutti, magari individuando i “finti poveri” evitando che  usufruiscano di vantaggi o non paghino le rette.

Sul caso mense scolastiche c’è oggi anche la presa di posizione del circolo “Peppino Impastato” di  Rifondazione Comunista per il quale è iniqua la scelta di far pagare la crisi alle fasce più deboli che non possono farsi carico di altri balzelli. Per Rifondazione le quote di compartecipazione, da pagare anticipatamente dall’utenza sono ingiuste. Infatti, non solo prevedranno l’introduzione del pagamento del servizio per le fasce senza reddito  ma sono formulate a ribasso in quanto la fascia più alta risulta dai 20.000 euro  in su e pagherà 4,41 € a pasto. Tutto questo per un servizio che durerà quindici giorni, non esteso a tutte le scuole, e proibito ai morosi che non hanno saldato le quote entro la data prevista. Rifondazione ritiene che debba essere aumentato il pagamento per la fascia di reddito più alta, da 20.000 € in su esentando  la fascia dai 0 a 2.000 euro,  estendendola fino ad 8.000 €. Il Circolo Peppino Impastato chiede

All’amministrazione comunale di ritirare la circolare e sospenda il pagamento a quelle famiglie che  non percepiscono da mesi lo stipendio. 

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