Domani o al massimo martedì, un gruppo di altri cinquanta giovani, dopo i trenta trasferiti nello Sprar di Guidonia, dovrebbe lasciare la struttura sportiva da più di un mese diventata, gioco forza, sito d’accoglienza. Nessuna indiscrezione, almeno per il momento, trapela rispetto alla destinazione prevista per i migranti. Per i cittadini richiedenti asilo è previsto l’inserimento nei Cara (prima accoglienza) e negli Sprar (seconda accoglienza). Destino diverso, invece, secondo la legge sull’immigrazione Bossi-Fini attualmente vigente in Italia, spetta ai migranti che non rientrando nella fascia dei “richiedenti”, vengono considerati clandestini e, dunque, espulsi. Gli stranieri che dovrebbero essere trasferiti nelle apposite strutture di accoglienza in attesa che venga loro riconosciuto lo status di asilanti, possono, secondo precise prescrizioni normative, venir inseriti socialmente nel territorio che li ospita, godendo di assistenza a 360 gradi (non solo di vitto e alloggio).
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