L’ipotesi di reato è abuso d’ufficio. Gli indagati sono in tutto sei e si tratta di funzionari e tecnici che si sono succeduti negli anni alla guida o con funzioni apicali al dipartimento Attività edilizia e repressione abusivismo del Comune. La vicenda è quella del complesso “Le Dune” di Mortelle, che di recente dopo l’avvio del piano contro l’abusivismo edilizio risulterebbe in grande parte “fuorilegge”. Si tratta di un fascicolo gestito dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Liliana Todaro, che hanno iscritto nel registro degli indagati i funzionari comunali - la qualifica rivestita si riferisce a un vasto lasso di tempo, tra il 2008 e il 2013 - Vincenzo Schiera, Francesco Rando, Giovanni Caminiti, Carmelo Famà, Raffaele Cucinotta e Riccardo Pagano. L’abuso d’ufficio si sarebbe concretizzato secondo la Procura in un modo ben preciso: i vari funzionari che si sono succeduti nel tempo all’Urbanistica avrebbero ritardato intezionalmente il rigetto di 64 istanze di concessione edilizia in sanatoria, che furono avanzate a partire dal 2004 da Antonino Marchese, tutte relative alla struttura ricettive de “Le Dune” a Mortelle; un’area che ricade in zona sottoposta a vincolo paesistico ambientale e per una parte anche all’interno della fascia a meno di 150 dalla battigia; inoltre le realizzazioni strutturali sarebbero in contrasto con lo strumento urbanistico che era in vigore quando sviluppava i suoi effetti la legge 326 del 2003.
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