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Numero di navi
i conti non tornano

A Tremestieri è guerra dei numeri. La piena applicazione dell’ordinanza che indirizza i Tir a Tremestieri e libera la città di gran parte del traffico pesante, avrà piena efficacia solo dopo il varo del rinnovato secondo invasatura. Intanto – ha confermato più volte il sindaco – vogliamo che le società armatrici possano sfruttare al massimo l’unico approdo che c’è e quindi garantire 35 corse. Su questo aveva chiosato “nessuna negoziazione”.

Previste delle deroghe perché il flusso dei tir in certe ore è tale da non poter garantire quell’attesa massima di un’ora che è il fulcro del patto con gli autotrasportatori .

A verificare che l’attesa fosse superiore ai sessanta minuti, in un primo tempo il corpo di polizia municipale. Due giorni dopo Palazzo Zanca cambia idea e con un gesto di fiducia condizionata affida al capo scalo, quindi agli stessi gestori del Terminal Tremestieri, la discrezionalità sulle deviazione  dei TIR ai porti del centro città.

Dopo il fine settimana lungo di Ognissanti, arrivano i primi dati sul numero di navi che realmente approdano a Tremestieri e sul numero di deroghe che sono state necessarie.

Secondo i dati che provengono dalla centrale operativa della polizia Municipale ieri 6 novembre nel corso delle 24 ore – tutte  monitorate dalla pattuglia che presta servizio a Tremestieri- sarebbero state 25, dieci in meno del previsto, le navi a partire alla volta di Villa S.Giovanni. 4 fino alle sei del mattino, 10 dalle sei a mezzogiorno, 6 poi sino alle 18  e 5 dalle 18 alle 24.

In forza di questi numeri sono state concesse sei deroghe, tutte dalle 12,30 alle 22,45. In dieci ore, per 4 ore e 45 minuti, cioè la metà della fascia oraria considerata e di maggior traffico,  i mezzi pesanti sono stati dirottati al centro. Su questi dati, quelli del numero di navi partite da Tremestieri però emerge una discrasia evidente. Per la capitaneria di Porto quel numero di approdi non è 25 come sostenuto dalla Polizia Municipale  ma è di 31. Un numero comunque inferiore alle 35 sulle quali Palazzo Zanca aveva detto di vigilare.

Evidentemente il conteggio di qualcuno è sbagliato ed altrettanto evidentemente un confronto incrociato sarebbe utile a mettere  chiarezza in  una vicenda sulla quale la città è pronta ad emettere un giudizio che dividerà i buoni dai cattivi

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