Le famose deroghe. Che nell’ordinanza precedentemente in vigore, quella del 2006 “aggiornata” nel 2010, erano prerogativa, attraverso il rilascio dei pass, della società Terminal Tremestieri (che raggruppa gli armatori Caronte&Tourist, Bluferries e Meridiano Lines), con la polizia municipale incaricata di controllare il rispetto dell’ordinanza. Nella notte tra lunedì e martedì ecco l’intoppo: per un non meglio precisato difetto di comunicazione (perché gli armatori non hanno avvisato?), i tir sono stati costretti ad attendere anche tre ore in fila nella chiocciola di Tremestieri prima di imbarcarsi. Ben oltre i 60 minuti, dunque. E poi le lamentele di Bluferries, che aveva minacciato licenziamenti e l’abbandono del porto storico. Il tutto ha portato alla convocazione d’urgenza della riunione di ieri e al dietrofront. Caldeggiato, per certi versi, anche dalla Prefettura, che riportando anche le segnalazioni degli autotrasportatori Eni («grosse difficoltà per il rifornimento delle stazioni di servizio all’interno della città») e le rimostranze del sindacato Silpol per i vigili urbani, ha chiesto al Comune di «valutare la possibilità di un ulteriore confronto» volto anche «all’introduzione di possibili correttivi » all’ordinanza.
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