Anche ieri mattina, come avviene dall’ormai lontano 1986, hanno aspettato il loro turno sui muretti del piazzale antistante l’ingresso dell’Istituto “Cristo Re”. C’è chi ha trascorso l’attesa scambiando qualche chiacchiera, chi rimanendo seduto in disparte, e chi, invece, improvvisandosi spettatore delle partite di calcetto in corso nei campi adiacenti la struttura dei padri Rogazionisti, diretta da padre Paolo Galioto. Quella di ieri, tuttavia, per le persone (sempre più numerose), che quotidianamente si rivolgono alla mensa di Cristo Re, è stata una mattinata diversa dalle altre. E per capirlo è bastato osservarne gli sguardi, rivolti non verso la porta d’accesso alla sala da pranzo, bensì verso il cancello del corridoio alberato. Attraverso il quale, intorno alle 11.45, con un quarto d’ora di ritardo sulla tabella di marcia stilata da padre Paolo e da padre Antonino Drago, storico responsabile della mensa, ha fatto ingresso il pullman (da cinquanta posti) che ha condotto i frequentatori delle “cucine rogazioniste” all’area attrezzata di Musolino, nell’incan - tevole scenario dei Colli San Rizzo, dove sono state imbandite le rustiche tavole in legno. Su un pulmino da sedici posti hanno invece viaggiato i “piccoli ospiti” della Casa famiglia, della Comunità alloggio Antoniana e della Comunità alloggio “Valle sorriso” Padre Annibale Maria di Francia.
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