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La scomparsa di Provvy
e il mistero dei
jeans “ripiegati”

   «Sono sicuro che mia figlia sia ancora viva. Colgo quest’occasione per lanciare un appello alle forze dell’ordine, affinché si impegnino al massimo nelle ricerche di Provvidenza. Sono sempre più convinto che la sua non sia stata una scomparsa volontaria». Nel parlare attraverso le telecamere di “Chi l’ha visto”, il signor Giovanni Grassi, padre della ventisettenne originaria di Messina di cui non si hanno più notizie dallo scorso 10 luglio, fa il possibile per trattenere l’emozione. Della ragazza, il cui nome i genitori sperano possa rappresentare anche un segno di aiuto, si sono letteralmente perse le tracce. L’ultimo ad averla vista, la notte precedente la scomparsa, il fidanzato, un ragazzo originario di Rometta, con cui Provvidenza, impiegata in un negozio di casalinghi di via La Farina, aveva avviato una relazione dopo la fine del suo matrimonio, durato due anni. Il signor Giovanni, ospite della trasmissione condotta da Federica Sciarelli, ha ricostruito i vari passaggi di una sparizione che dopo ben 75 giorni di assoluto silenzio ha assunto i contorni di un vero e proprio mistero. Nel corso della puntata andata in onda in prima serata su Rai Tre, le immagini della ragazza dai capelli rossi, così come la ritraggono le foto utilizzate per le ricerche, hanno “volteggiato” tra gli schermi dello studio. Giovanni Grassi si dice certo del fatto che la «sua bambina non avrebbe mai lasciato casa e famiglia senza dare di sé più nessuna notizia. Ci sono dei passaggi che vanno chiariti meglio». Uno di questi, come emerso durante le ricostruzione effettuate nei servizi dell’inviato a Messina Giuseppe Pizzo, riguardano «quei jeans con gli strass che Provvidenza indossava la notte prima di sparire e che sono stati riposti nel cassetto. Mia figlia –ha sottolineato con sicurezza il signor Grassi – non li avrebbe mai ripiegati e riposti nell’armadio dopo averli usati. Li avrebbe messi nella cesta degli indumenti da lavare».

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