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Clinica S.Rita
in 53 senza stipendio

53 lavoratori che non possono accedere al Tfr né alla liquidazione di tre mensilità arretrate e per il loro il futuro è un buco nero. Sono i dipendenti della clinica S. Rita che ieri hanno incontrato il sindaco Renato Accorinti per chiedere sostegno per la loro situazione lavorativa. Le maestranze non possono ottenere tfr o liquidazione perché non sono stati licenziati ma solo  sospesi in seguito alla dichiarazione di fallimento a carico dell’Ati Hospital Srl.

I problemi per i lavoratori sono iniziati nel  settembre 2011, poi il commissario Francesco Poli aveva disposto la sospensione lavorativa per carenze igienico-sanitarie a partire dal 5 giugno dello scorso anno. Da quel momento i lavoratori sono finiti in cassa integrazione fino a dicembre 2012.  

«Una situazione incredibile — ha detto Clara Crocè segretario generale della FP Cgil- i lavoratori sono stati privati da ogni forma di sostegno al reddito. LA Cgil ha ottenuto dall’Assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, il congelamento dell’aggregato di spesa della Clinica, in attesa della ripresa dell’attività ma, si chiedono la maestranze, quanto potrà durare?  Per il sindacato è necessario riavviare l’attività della clinica in quanto la città di Messina non può essere penalizzata con una riduzione dell’aggregato di spesa, con conseguente riduzione di offerta  alla domanda di salute e con  perdita di posti di lavoro”.

La FP Cgil intende ora conoscere le reali intenzioni dei proprietari della struttura e della convenzione. Altrimenti chiederà all’Assessore Borsellino di assegnare  l’aggregato di spesa ad altre cliniche che si faranno carico di assumere i lavoratori. Ma,  intanto, il Sindaco Accorinti  si è impegnato ieri a discutere direttamente con il Prefetto della vicenda garantendo il suo sostegno istituzionale alle famiglie dei 53 lavoratori.

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