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Ex Margherita, la risonanza
contesa divide tutti

Un altro colpo basso inferto alla città. Il trasferimento della risonanza magnetica dal padiglione B dell’ex ospedale Margherita al Cutroni Zodda di Barcellona viene considerato da molti come un autentico scippo. E i margini per un ripensamento si restringono sempre più visto che solo sabato scorso il commissario dell’Asp Manlio Magistri ha confermato che il trasferimento si farà per non lasciare un’ampia fetta di territorio come quello barcellonese e nebroideo senza quest’importante attrezzatura sanitaria. Oggi a prendere posizione sono la segretaria della Fp Cgil, Clara Crocé, e i responsabili della sanità e dei medici del sindacato secondo i quali il macchinario doveva essere collocato a Patti e non certo a Barcellona se si vuole rispettare l’esigenza territoriale. Anche perché esiste l’identica strumentazione all’ospedale di Milazzo». La sindacalista pone l’accento su un altro aspetto finqui trascurato e cioè la necessità di formare personale specializzato nell’utilizzo della RM. L’Italia in Europa è il paese,  dopo la Grecia, che detiene il maggior numero di Rmn, molte delle quali non vengono utilizzate per  mancanza di tecnici competenti». Un tema non affrontato nemmeno nel recente incontro che si è tenuto a Palazzo Zanca. 
Sull'allocazione delle macchine la Crocè ritiene che non esiste una reale progettualità che mira a dotare le strutture delle giuste attrezzature in funzione dei locali, delle professionalità esistenti, della "domanda", di un reale atto di indirizzo manageriale ma vige la regola: "intanto si compra poi si vede!”». 
Per tutte queste ragioni la FP Cgil ribadisce con forza che la Rmn in questione non c’è motivo che venga trasferita a Barcellona;  la cronica carenza di personale specialista non consente un utilizzo completo delle apparecchiature menre l’apparecchiatura lasciata al Margherita sarebbe sicuramente in grado di rafforzare un polo di Diagnostica per Immagini già parzialmente presente in Via del Vespro.  
           Inoltre si darebbe finalmente corso alla realizzazione finora fittizia  di un Pta che darebbe respiro alla situazione sanitaria ospedaliera messinese. La Fp Cgil ha scritto una lettera al  Sindaco Accorinti e all’assessore Mantineo perché si attivino finche venga annullata la delibera che prevede lo spostamento della RM, quello che la Cgil definisce un caso di malasanità gestionale. 

Un altro colpo basso inferto alla città. Il trasferimento della risonanza magnetica dal padiglione B dell’ex ospedale Margherita al Cutroni Zodda di Barcellona viene considerato da molti come un autentico scippo. E i margini per un ripensamento si restringono sempre più visto che solo sabato scorso il commissario dell’Asp Manlio Magistri ha confermato che il trasferimento si farà per non lasciare un’ampia fetta di territorio come quello barcellonese e nebroideo senza quest’importante attrezzatura sanitaria. Oggi a prendere posizione sono la segretaria della Fp Cgil, Clara Crocé, e i responsabili della sanità e dei medici del sindacato secondo i quali il macchinario doveva essere collocato a Patti e non certo a Barcellona se si vuole rispettare l’esigenza territoriale. Anche perché esiste l’identica strumentazione all’ospedale di Milazzo». La sindacalista pone l’accento su un altro aspetto finqui trascurato e cioè la necessità di formare personale specializzato nell’utilizzo della RM. L’Italia in Europa è il paese,  dopo la Grecia, che detiene il maggior numero di Rmn, molte delle quali non vengono utilizzate per  mancanza di tecnici competenti». Un tema non affrontato nemmeno nel recente incontro che si è tenuto a Palazzo Zanca. Sull'allocazione delle macchine la Crocè ritiene che non esiste una reale progettualità che mira a dotare le strutture delle giuste attrezzature in funzione dei locali, delle professionalità esistenti, della "domanda", di un reale atto di indirizzo manageriale ma vige la regola: "intanto si compra poi si vede!”». Per tutte queste ragioni la FP Cgil ribadisce con forza che la Rmn in questione non c’è motivo che venga trasferita a Barcellona;  la cronica carenza di personale specialista non consente un utilizzo completo delle apparecchiature menre l’apparecchiatura lasciata al Margherita sarebbe sicuramente in grado di rafforzare un polo di Diagnostica per Immagini già parzialmente presente in Via del Vespro.             Inoltre si darebbe finalmente corso alla realizzazione finora fittizia  di un Pta che darebbe respiro alla situazione sanitaria ospedaliera messinese. La Fp Cgil ha scritto una lettera al  Sindaco Accorinti e all’assessore Mantineo perché si attivino finche venga annullata la delibera che prevede lo spostamento della RM, quello che la Cgil definisce un caso di malasanità gestionale. 

E domattina missione palermitana del sindaco Accorinti e dell’assessore Mantineo per cercare di pianificare nella maniera migliore possibile il futuro dell’Ex Margherita. 

“Ci dicano cosa ne sarà di quell’area perché noi siamo pronti anche a cambiargli la destinazione – ha detto oggi il sindaco- se fosse necessario, potrebbe diventare il secondo palazzo di Giustizia. L’importante è che non resti in quelle condizioni”.

Domattina Accorinti e Mantineo incontreranno l’assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino alla quale chiederanno di tornare a Messina per un nuovo sopralluogo e soprattutto per cercare di creare un piano d’intervento globale per la nostra provincia. 

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