La riunione nella sede messinese di Tirrenoambiente ha portato i frutti sperati. È stata scongiurata la nuova emergenza rifiuti, ma è stata soprattutto tracciata una linea comuni dai sindaci di Messina e Mazzarrà per risolvere definitivamente il problema. Chiederanno a Crocetta i soldi che servono per completare i nuovi impianti di selezione e
smaltimento e trasformazione dei rifiuti.
L’aut aut di questi giorni di Tirrenoambiente non nasce per la mera necessità di incassare i crediti dovuti, ma perché senza quei soldi non si terminerà quell’impianto di bioselezione e biostabilizzazione che darebbe nuova vita a Mazzarrà.
Il termine è perentorio ad ottobre, con i ritmi attuali di conferimento, la discarica sarà satura e verrà chiusa.
Resterebbero senza una destinazione i rifiuti di qualcosa come 91 comuni, di cui 71 delle messinesi ato 2 ed ato 3. Oltre che Messina finirebbe in ginocchio anche tutta la costa tirrenica e le Eolie oltre che qualche comune del palermitano.
Tirrenoambiente ha in questi anni autofinanzianto la costruzione dell’impianto di bio stabilizzazione e selezione per dieci milioni di euro. Gli altri dieci che servono per il completamento però Tirrenoambiente non li ha e devono venire fuori da quella montagna di crediti che vanta. Intanto insieme a Palazzo zanca chiede aiuto a Crocetta
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