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Avaria sulla "Messina",
l'inaugurazione 30 giorni fa

nave messina

Un’avaria ai motori è una cosa che può accadere. Ma non a quelli di un’imbarcazione che è stata varata pochi mesi fa dai cantieri di Massa Carrara ed entrata in servizio sullo Stretto da neanche un mese. Parliamo della Messina, la nuova traghetto di rete ferroviaria italiana,  della quale il 26 luglio è stata festeggiata l’entrata in servizio. 24 giorni a fare la spola con Villa S. Giovanni fino a quando ieri pomeriggio, entrambi i motori si sono inesorabilmente bloccati. E qualche è peggio, non se ne conoscono ancora le cause. La Messina aveva appena caricato a bordo un convoglio composta da vagoni di infiammabili. Da poco erano trascorse le 16. Il tempo di lasciare l’invasatura numero due della stazione marittima e i motori si fermano, senza neanche essere uscita dal porto.  Il lento ritorno agli ormeggi, è possibile grazie ai motori di manovra. Contattati i cantieri Apuania di Marra Carrara, che invieranno dei tecnici per stabilire l’entità e come intervenire per riparare il guasto. Ma già si scatena l’ira del sindacato Orsa che aveva avuto già modo di sottolineare altre anomalie della Traghetto Messina che si erano manifestate durante i pochi giorni di navigazione tra le due sponde dello stretto.  "Non è un semplice guasto tecnico – si legge in una nota del sindacato - ma l'ennesima dimostrazione della rocambolesca gestione dell’impianto Navigazione di Messina - che   sta trascinando il servizio essenziale di traghettamento pubblico nello Stretto verso la definitiva dismissione”.  A pochi giorni dall’entrata in servizio i rappresentanti dell’orsa avevano già denunciato che la nuova unità di Rfi veniva  utilizzata parzialmente, con soli due equipaggi, mentre il traghettamento da e per Villa S. Giovanni continuava ad essere garantito a fatica con navi ormai datate.  Il sindacato accusa la dirigenza di Rfi per non aver da subito messo le maestranze locali nelle condizioni di operare poiché private della necessaria familiarizzazione sulla nuova imbarcazione. Adesso si chiede che vengano accertate le responsabilità e soprattutto l’Orsa rimarca   difesa del servizio e  occupazione per le quali ieri ha dichiarato uno sciopero di otto ore del comparto messinese per il prossimo 12 settembre. 

Un’avaria ai motori è una cosa che può accadere. Ma non a quelli di un’imbarcazione che è stata varata pochi mesi fa dai cantieri di Massa Carrara ed entrata in servizio sullo Stretto da neanche un mese. Parliamo della Messina, la nuova traghetto di rete ferroviaria italiana,  della quale il 26 luglio è stata festeggiata l’entrata in servizio. 24 giorni a fare la spola con Villa S. Giovanni fino a quando ieri pomeriggio, entrambi i motori si sono inesorabilmente bloccati. E qualche è peggio, non se ne conoscono ancora le cause. La Messina aveva appena caricato a bordo un convoglio composta da vagoni di infiammabili. Da poco erano trascorse le 16. Il tempo di lasciare l’invasatura numero due della stazione marittima e i motori si fermano, senza neanche essere uscita dal porto.  Il lento ritorno agli ormeggi, è possibile grazie ai motori di manovra. Contattati i cantieri Apuania di Marra Carrara, che invieranno dei tecnici per stabilire l’entità e come intervenire per riparare il guasto. Ma già si scatena l’ira del sindacato Orsa che aveva avuto già modo di sottolineare altre anomalie della Traghetto Messina che si erano manifestate durante i pochi giorni di navigazione tra le due sponde dello stretto.  "Non è un semplice guasto tecnico – si legge in una nota del sindacato - ma l'ennesima dimostrazione della rocambolesca gestione dell’impianto Navigazione di Messina - che   sta trascinando il servizio essenziale di traghettamento pubblico nello Stretto verso la definitiva dismissione”.  A pochi giorni dall’entrata in servizio i rappresentanti dell’orsa avevano già denunciato che la nuova unità di Rfi veniva  utilizzata parzialmente, con soli due equipaggi, mentre il traghettamento da e per Villa S. Giovanni continuava ad essere garantito a fatica con navi ormai datate.  Il sindacato accusa la dirigenza di Rfi per non aver da subito messo le maestranze locali nelle condizioni di operare poiché private della necessaria familiarizzazione sulla nuova imbarcazione. Adesso si chiede che vengano accertate le responsabilità e soprattutto l’Orsa rimarca   difesa del servizio e  occupazione per le quali ieri ha dichiarato uno sciopero di otto ore del comparto messinese per il prossimo 12 settembre. 

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