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Svincoli, cambio
di rotta condiviso

 

Sembra esserci l’accordo di tutti. Per salvare la viabilità sull’autostrada Messina-Palermo e per non fare due passi indietro rispetto a quell’apertura del 15 maggio scorso, la soluzione adesso appare condivisa ed l’unica realmente praticabile.
L’attuale progetto per il completamento dello Svincolo di giostra prevede un’uscita per cosi dire “appesa” attraverso un giunto al viadotto Ritiro. 
L’imponente  struttura però, nelle condizioni in cui è attualmente, non potrebbe assolutamente reggere il peso di questo innesto.  Gli interventi sul Ritiro non sono procrastinabili e per questo  ci sono disponibili 29 milioni euro. Il bando sarà pubblicato ad ottobre ma per la conclusione si dovrebbe attendere almeno il dicembre 2014. Per oltre un anno, con il Viadotto Ritiro chiuso la viabilità sugli svincoli e soprattutto quella dell’autostrada sarebbe interrotta con evidenti ripercussioni, non solo per la città, ma per un’intera provincia.
In buona sostanza tutto i mezzi sarebbero costretti ad uscire a Boccetta ed arrivare sino a Giostra dalle vie del centro per riprendere l’autostrada.
La soluzione condivisa oggi in una riunione a Palazza Zanca con tre assessori della giunta Accorinti, l’Anas e Cas rappresentato dal commissario Nino Gazzara.
L’uscita dall’autostrada sarebbe anticipata di centodieci metri ed appoggiata dove adesso sorge un’area di sosta. In questo modo, con 3 impalcati e due piloni, che potrebbero  essere realizzati in breve tempo dalla stessa ditta Ricciardello che lavora da tempo agli svincoli, si potrebbe “bypassare” il viadotto sul quale nel frattempo si potrà lavorare liberamente.
Gli automobilisti uscirebbe in quella che tecnicamente sarebbe una via di fuga, e quindi realizzabile con il nulla osta della protezione civile, e rientrerebbero in autostrada dallo stesso svincolo di Giostra alcune centinaia di metri più in là.
Il Cas finanzierebbe i lavori che costerebbero meno della messa in sicurezza dell’area in vista dei lavori di consolidamento del Ritiro-  5milioni di euro- e potrebbero essere comunque restituiti al consorzio dalla Protezione Civile.
Tutti gli attori si sono alzati dalla riunione di oggi con la convinzione che questo cambio di rotta non solo sia praticabile ma anche l’unico realmente utile ad evitare paralisi e tempi incerti. 
Per il via libera definitivo se ne riparla il due  Settembre dopo le verifiche amministrative e tecniche.

Sembra esserci l’accordo di tutti. Per salvare la viabilità sull’autostrada Messina-Palermo e per non fare due passi indietro rispetto a quell’apertura del 15 maggio scorso, la soluzione adesso appare condivisa ed l’unica realmente praticabile.L’attuale progetto per il completamento dello Svincolo di giostra prevede un’uscita per cosi dire “appesa” attraverso un giunto al viadotto Ritiro. L’imponente  struttura però, nelle condizioni in cui è attualmente, non potrebbe assolutamente reggere il peso di questo innesto.  Gli interventi sul Ritiro non sono procrastinabili e per questo  ci sono disponibili 29 milioni euro. Il bando sarà pubblicato ad ottobre ma per la conclusione si dovrebbe attendere almeno il dicembre 2014. Per oltre un anno, con il Viadotto Ritiro chiuso la viabilità sugli svincoli e soprattutto quella dell’autostrada sarebbe interrotta con evidenti ripercussioni, non solo per la città, ma per un’intera provincia.In buona sostanza tutto i mezzi sarebbero costretti ad uscire a Boccetta ed arrivare sino a Giostra dalle vie del centro per riprendere l’autostrada.La soluzione condivisa oggi in una riunione a Palazza Zanca con tre assessori della giunta Accorinti, l’Anas e Cas rappresentato dal commissario Nino Gazzara.L’uscita dall’autostrada sarebbe anticipata di centodieci metri ed appoggiata dove adesso sorge un’area di sosta. In questo modo, con 3 impalcati e due piloni, che potrebbero  essere realizzati in breve tempo dalla stessa ditta Ricciardello che lavora da tempo agli svincoli, si potrebbe “bypassare” il viadotto sul quale nel frattempo si potrà lavorare liberamente.Gli automobilisti uscirebbe in quella che tecnicamente sarebbe una via di fuga, e quindi realizzabile con il nulla osta della protezione civile, e rientrerebbero in autostrada dallo stesso svincolo di Giostra alcune centinaia di metri più in là.Il Cas finanzierebbe i lavori che costerebbero meno della messa in sicurezza dell’area in vista dei lavori di consolidamento del Ritiro-  5milioni di euro- e potrebbero essere comunque restituiti al consorzio dalla Protezione Civile.Tutti gli attori si sono alzati dalla riunione di oggi con la convinzione che questo cambio di rotta non solo sia praticabile ma anche l’unico realmente utile ad evitare paralisi e tempi incerti. Per il via libera definitivo se ne riparla il due  Settembre dopo le verifiche amministrative e tecniche.

 

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