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Messina quasi al
completo. E può
firmare un argentino

Sotto l’aspetto numerico è un Messina al gran completo e pronto per l’inizio della nuova stagione. Andando a scandagliare i ruoli, invece, si scopre che ancora c’è da fare qualcosa per completare il roster a disposizione di Gaetano Catalano. I recenti movimenti di mercato della società giallorossa hanno portato a 22 gli elementi dell’attuale organico. Con gli arrivi di Luigi Silvestri e Alessio De Bode, e il prestito di Salvatore Leo all’Orlandina, il Messina ha quasi definito la difesa inserendo due centrali – l’ex salernitano può anche giocare a destra – di grande affidamento e formando, con Ignoffo e Cucinotta, un poker di spessore da far dormire sonni tranquilli al tecnico Gaetano. Ben coperte anche le corsie esterne dove Caiazzo e Caldore si giocano un posto a destra, e Bolzan è davanti nelle gerarchie della fascia mancina rispetto a Quintoni che non è tagliato fuori in quel 4-2-3-1 che potrebbe vederlo protagonista avanzato nel terzetto alle spalle del totem. Difficile, a questo punto, che venga tesserato l’esterno basso argentino Elias Scoponi, seppur nel precampionato (anche un gol a Taormina) abbia confermato di avere qualità tali da assicurargli un futuro in Italia. Rimane solo Di Stefano, altro prezioso jolly che potrebbe andare a cercar fortuna – leggasi un minutaggio più consistente – in serie D. Nove difensori tendenti a diventare otto davanti a due soli portieri: Lagomarsini e Mangini. Titolarissimo l'ex genoano, per il bravo Vincenzo (classe ‘95) si prospetta una stagione a difendere i pali della Berretti di Spada, pronta a misurarsi in un campionato di ottimo livello. E il dodicesimo? In ritiro Catalano, coadiuvato dal preparatore Di Muro, ha provato Sorrentino, un giovane con esperienze che potrebbe fare al caso del Messina. Un ruolo da non sottovalutare quello del portiere di riserva, anche se l’anno scorso Lagomarsini lasciò le briciole ai colleghi Cuda (5 presenze) e Mangini (1). Capitolo centrocampo: sono tre i centrali a disposizione di Gaetano Catalano. Bucolo e Maiorano gli “intoccabili”, Simonetti il jolly sempre pronto all’uso. L’ex milazzese, per caratteristiche, è l’alter ego di Bucolo, a oggi manca il vice Maiorano che la società ha cercato (Daniele Marino, ex Campobasso) senza successo. È vero che Guadalupi, il “10” arrivato in estate da Cosenza, in carriera ha anche arretrato il proprio raggio d’azione, ma chiedere al brindisino di sacrificarsi a ricoprire uno dei due ruoli frangiflutti davanti alla difesa sarebbe troppo, più facile un passaggio al quattro-tre-tre con l’eventuale, ma non necessario, adattamento di Guerriera – un esterno – nel ruolo di interno. E allora la naturale soluzione è l’ingaggio, sembra ormai prossimo, del play argentino Lucas Ezequeil Piovi, classe '92 con passaporto spagnolo, un passato nella “cantera” del Velez Sarsfield, uomo d’ordine in mezzo al campo, più a suo agio nell’impostazione della manovra piuttosto che dietro le punte. Un giocatore di classe, dall’ottima visione di gioco, che manca alla squadra e che potrebbe essere la ciliegina finale di Pietro Lo Monaco. Ricche ma non ancora al completo le fasce d'attacco: Guerriera, Parachì, Siciliano e Ferreira bastano e avanzano per coprire i due ruoli, in mezzo – tra le linee – spicca la classe di Guadalupi, elemento che all’occorrenza può essere sostituito da uno dei quattro che ama attaccare sugli esterni. Tuttavia la società ha a lungo corteggiato quella seconda punta che risponde al nome di Fabrizio Lasagna, giocatore che può anche giocare a supporto dell’attaccante di riferimento. Il giocatore può ancora arrivare nei prossimi giorni, dopo aver risolto il suo contratto con l'Avellino. E in prima linea non mancano le alternative con Corona e Chiaria pronti a giocarsi la maglia numero 9 senza trascurare i centimetri e l’entusiasmo di Bongiorno, che già a Castel di Sangro ha fatto vedere di che pasta è fatto. Riepilogando, a questa squadra manca ancora un portiere di riserva e un centrocampista centrale (a meno di sorprese sarà Piovi). Ma un colpo arriverà anche là davanti. E forse non solo per fare solo numero

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