Ricostruire dalle macerie non è mai facile. Se ne è accorta anche la giunta Accorinti che da ogni angolo della città riceve segnalazioni di intervento per pulizia o scerbatura. Senza nulla togliere alle zone periferiche, la priorità dell’amministrazione è, giustamente, quella di ridare un minimo di decoro al centro cittadino, sia per una questione di immagine per i tanti croceristi che giornalmente sbarcano al porto, sia per pulizia nel vero senso del termine perché, per quanto strano possa sembrare, quello che una volta veniva definito il salotto buono è davvero messo male. Capitolo a parte meriterebbero le tante saracinesche abbassate. Diciamocelo chiaramente con tanti negozi chiusi, l’arteria simbolo delle città, fa persino tristezza.Siepi e aiuole del tram sul Viale S.Martino sono ancora in pessime condizioni ma nei prossimi giorni è atteso l’intervento dell’Ato 3 secondo un cronoprogramma illustrato nelle scorse settimane. Rifiuti ovunque in mezzo all’erba secca. Bottiglie, carte, volantini, non manca nulla, materiale che si è accumulato nel tempo, quello che è trascorso dall’ultimo intervento. Tra le situazioni più critiche, da segnalare quella davanti all’istituto Don Bosco, dove, peraltro, c’è anche una buca a creare nuove insidie. Può, invece, respirare la zona di Provinciale che oggi, dopo i massicci interventi degli uomini di Messinambiente guidati dal commissario liquidatore Armando Di Maria, si presenta in queste condizioni, soprattutto per merito della Madonna dei Miracoli di cui proprio oggi ricorrono i festeggiamenti. Non ancora individuato, invece, il santo a cui rivolgersi per rimettere a posto Piazza Cairoli. Questa è la cartolina che la città offre oggi a turisti e cittadini. Il parquet è ormai un lontano ricordo, i listelli in parte sono scomparsi mentre in altre saltano oppure, a causa delle infiltrazioni acqua, rischiano di rompersi come le caviglie di qualche inconsapevole pedone. Tutti sono d’accordo su un punto, quello, cioè di rimuovere il pavimento in legno, inutile, dannoso e alla prova dei fatti, poco funzionale. Mancano le risorse per gli interventi che andranno individuate quando si avranno le idee più chiare sui nuovi progetti per Piazza Cairoli. C’è da scommettere che nessuno rimpiangerà l’odiato e discusso parquet.
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