Non è stato scongiurato il rischio dissesto al comune di Messina: la Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali del Ministero dell’Interno, infatti, con il parere contrario del rappresentante dell’ANCI, Francesca Proia e del sottosegretario Gianpiero Bocci, ha deciso di non rinviare l’istruttoria del piano di riequilibrio elaborato dal commissario Croce, rimettendo alla Corte dei Conti la valutazione della lettera del sindaco Renato Accorinti, sulla rimodulazione del piano stesso. Scatta, quindi, il conto alla rovescia sulla decisione del tribunale contabile che ha trenta giorni di tempo per esprimersi. L’esame dello strumento, purtroppo, nelle condizioni in cui esso è stato redatto, potrebbe comportarne, con ogni probabilità, la bocciatura. “Sotto il profilo pratico - ha evidenziato il vicesindaco Guido Signorino, assessore al bilancio e sviluppo economico, - la recente sentenza della Corte Costituzionale non consente alla magistratura contabile di imporre ai Comuni delle Regioni a statuto speciale la dichiarazione dello stato di dissesto. Da questo punto di vista sembra esservi un vuoto normativo, che sarebbe opportuno colmare in maniera tempestiva, accogliendo il principio che le amministrazioni di nuovo insediamento hanno diritto, ad intervenire su importanti atti che rischiano di pregiudicare in maniera esiziale l’azione politica e amministrativa di una intera legislatura. Si tratterebbe di un intervento - conclude Signorino - a tutela la responsabilità politica degli organi rappresentativi e di una parte sostanziale dello stesso principio di democrazia. L’auspicio è che, comunque, la Corte dei Conti si pronunci in maniera favorevole circa la procedura attuata dall’amministrazione comunale, altrimenti, il consiglio comunale dovrà prevedere l’avvio delle procedure per la dichiarazione di dissesto.
Caricamento commenti
Commenta la notizia