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Rifiuti, da settembre
il porta a porta

Si chiama Tares ed è una patrimoniale che si abbatterà come una scure sui portafogli dei cittadini messinesi ai quali arriverà la cartella esattoriale per la tassa sui rifiuti solidi urbani. Una stangata da 800 euro che interesserà il 25% dei residenti nella città dello Stretto visto che sono quelli che pagano, mentre il resto fa finta di nulla. A rivelare questo e molto altro è stato l’assessore all’ambiente della giunta Accorinti, Daniele Ilacqua, nel corso della proiezione svoltasi domenica scorsa al Monte di pietà. Ma  oltre alla visione del disastro, c’è anche l’ottimismo della speranza, la possibilità che in tema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani Messina possa cambiare passo come altre città del Meridione, per esempio Salerno, dove la raccolta differenziata è una realtà. Il piano di Ialacqua è il seguente: «Creare un porta a porta che partirà tra settembre e ottobre per un raccolta a tappeto dei rifiuti in maniera ecosostenibile. Insomma tenteremo fare arrivare i nostri operatori in tutte le case messinesi». C’è poi il problema dei “p o r t o g h esi” che non pagano la tassa sulla spazzatura: «Penseremo anche a questo – ribadisce l’a ssesssore – in maniera equa e solidale».  

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