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Morso da una vipera,
paura per un 66enne

Giovedì pomeriggio, in una campagna limitrofa alla foresta di Camaro. Sono da poco trascorse le 17.30 quanto un ex ferroviere, in pensione da qualche anno, si trovava intento a sistemare della canne per la coltivazione di ortaggi in un piccolo appezzamento di terreno recentemente acquistato. Mentre stava segando una di questa canne si è sentito pungere all’avambraccio destro che aveva infilato in uno spazio ristretto a ridosso di una rete metallica. Sulle prima sembrava nulla di serie, poi però col passare dei minuti sulla parte si è formata una chiazza gialla e fuoriusciva del sangue. Non si è perso d’animo il 66 enne, premendo attorno alla ferita per farne del liquido avendo intuito che si avrebbe potuto trattarsi di un morso di un serpente. Al tempo stesso ha deciso di recarsi al vicino pronto soccorso dell’ospedale Piemonte. Qui i sanitari hanno attivato le procedure stabilite da un protocollo e si sono messi immediatamente in contatto con il centro antiveleni di Milano che fornisce sia ai privati cittadini che agli operatori sanitari, 24 ore su 24, consulenza per realizzare la diagnosi e la terapia nei casi di intossicazione acuta o di avvelenamento di qualunque origine.   All’uomo sono stati effettuati dei prelievi e per diverse ore è stato tenuto sotto osservazione periodo durante il quale si è proceduto con la opportuna terapia. Effettuate anche delle prove anticoagulazione e tutti i risultati delle analisi, spediti via mail al Niguarda di Milano. Forte il sospetto che possa essersi trattato di una vipera, il cui  morso è di solito caratterizzato da due piccoli forellini distanziati di circa 1cm l'uno dall'altro, mentre nelle vicinanze si notano le impronte degli altri denti mascellari. Un pericolo scampato per il 66 enne che già stamani è tornato nei campi. Ma da ora, prima di infilare un braccio tra erbacce e reti di protezione terrà gli occhi ben aperti. 

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