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Impianti sportivi
ricco patrimonio
senza manutenzione

Oltre 200 impianti, molti dei quali in stato di abbandono, pochissimi, invece, quelli a norma a cui viene concessa l’agibilità. E’ questo il dato più inquietante dello screening delle strutture sportive di Messina e provincia illustrato da Aldo Violato, delegato provinciale del Coni, durante un convegno programmato ad hoc, al quale studiava da tempo dopo il suo insediamento avvenuto ad inizio anno. Un censimento, organizzato con la collaborazione dei comuni, che sarà il tema conduttore di un libro bianco da cui ripartire per non disperdere il ricco patrimonio del nostro territorio.

Tallone d’Achille la manutenzione degli impianti, molti dei quali avrebbero bisogno di essere adeguati ai tempi e alle nuove tecnologie, necessarie per contenere i costi altissimi di acqua, luce e gas. Portati ad esempio di buona gestione le piscine Cappuccini e Graziella Campagna e il polo sportivo di Torre Faro, amministrate rispettivamente dalla Waterpolo Messina e dal Circoletto dei Laghi. Individuata nei consorzi di società, una via per responsabilizzare i sodalizi e creare nuove opportunità per limitare le spese. Aldo Violato ha, poi, chiesto la collaborazione dei dirigenti scolastici, per l’assegnazione delle palestre nelle ore extracurriculari, e all’Università di Messina per mettere a disposizione dei cittadini le strutture della cittadella all’Annunziata.

Per la regione siciliana la priorità è quella di accedere ai fondi europei e migliorare le strutture esistenti. Impensabile costruirne di nuovi. Auspicata la collaborazione con i soggetti privati. Tra gli interventi più apprezzati, quello del patron del Messina, Pietro Lo Monaco che si è soffermato su Torre Del Grifo, un centro sportivo realizzato da una sua idea, apprezzato in tutto il mondo per la sua polivalenza e dove le attività delle squadre di calcio ben si sposano con quelle del singolo cittadino che trova molteplici servizi e ha una importante possibilità di condivisione degli spazi in un ambiente circondato dal verde. Difficile riproporre questo modello, in tempi brevi, anche a Messina. Sulla gestione del polo sportivo S.Filippo e delle aree limitrofe, la società giallorossa ha, però, le idee  chiare.

In ogni caso, per progetti e realizzazioni future servirà che l’interesse comune sia prioritario, ma, come nel caso dello stadio, l’affidamento ai privati diventerà l’unica soluzione percorribile per dare lunga vita al bene.

 

 

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