L’ultimo di un serie infinita di atti vandalici contro la sede di Mangialupi, proprio alle spalle del carcere di Gazzi, è stato messo a segno nelle scorse ore. Ignoti hanno pensato bene di fare irruzione in una serra, danneggiandola e rendendo così ancor più arduo il compito della presidente Lelat Anna Maria Garufi e di tutto il suo staff. Un’intimidazione bell’e buona, in quanto alcuni sconsiderati, nel cuore della notte, hanno distrutto centinaia di piantine, frutta e ortaggi coltivati dagli ospiti della struttura di assistenza e recupero. Come se non bastasse, i malviventi, prima di andare via, hanno aperto i rubinetti dell’acqua, in modo che il piccolo vivaio si allagasse. L’episodio ha lasciato l’amaro in bocca alla Garufi, ai suoi collaboratori e ai ragazzi della Lelat, che hanno profuso tanti sforzi per curare lo spazio verde. Come detto, non è la prima volta (e purtroppo c’è da scommettere che non sarà l’ultima) che la sede di Mangialupi subisce atti deprecabili come questi.