Quando esce dal suo comitato per raggiungere Palazzo Zanca si forma un corteo unico fatto di persone di ogni tipo. Ragazzi, adulti, anziani, famiglie. E’ la città di Renato Accorinti, neo sindaco di Messina, il candidato del cambiamento “dal basso”. Fino al Comune è una esplosione di gioia ed entusiasmo, i corridoi della casa comunale si riempiono di persone in maniera spontanea, senza alcun richiamo dei partiti o delle segreterie. D’istinto, come evidentemente è stato il voto dato ad una persona da sempre riconosciuta pulita per le sue battaglie e per i suoi principi. Oggi potrà portarli avanti con la fascia tricolore di primo cittadino.
Parlando dal balcone di Palazzo Zanca sono queste le sue prime dichiarazioni: “Oggi è l'ultima volta che indosso la maglietta No Ponte, simbolo di una battaglia vinta. Adesso comincia una nuova storia: quartiere per quartiere lavoreremo per gli ultimi e i bambini. Si tratta di una vittoria di tutti i cittadini. Una svolta epocale sul piano culturale. Diritti e non favori sarà la parola d'ordine nel governo della città, con una squadra di altissimo profilo per cambiare Messina dal basso insieme con tutta la cittadinanza. Qui non ci sono un sindaco e otto assessori ma una città che vuole cambiare in profondità. Ci ho sempre creduto anche se sembrava una sfida impari. Ci hanno attaccato e umiliato ma abbiamo vinto a mani nude contro una portaerei. Il primo passo verso il cambiamento sarà abbattere ogni muro che separa, a Palazza Zanca, i cittadini dagli amministratori. Sarò il sindaco di tutti, anche di chi ha perso. Ognuno deve dare il proprio contributo e sentirsi protagonista per risvegliare il senso di appartenenza”.
Dopo le dichiarazioni, è iniziata una festa unica nella storia di Messina, davanti al Municipio, con una folla enorme per festeggiare il nuovo sindaco. Che andrà avanti per tutta la notte. (ema.rig.)
NELLA FOTO LA FOLLA IN PIAZZA MUNICIPIO CHE HA ACCOLTO RENATO ACCORINTI SINDACO
Caricamento commenti
Commenta la notizia