
Prima di quelle degli assessori le deleghe del sindaco: bilancio, viabilità e personale. Del bilancio in particolare – dice Felice Calabrò- me ne voglio occupare personalmente. Per il resto non ci sono sorprese rispetto all’assegnazione delle deleghe- abbiamo premiato le competenze- spiega Calabrò. A Carmen Currò, presidente del Cedav, vanno quindi politiche sociali e diritti di cittadinanza; all’architetto Francesco Cardullo Città e Architettura; al prof. Maurizio Lanfranchi Sviluppo economico, Marketing territoriale, agricoltura e turismo; al vice capo di gabinetto della prefettura Matilde Mulè, (assente anche oggi per discrezione istituzionale precisa il candidato sindaco) assegnate la riorganizzazione della macchina burocratica e la gestione delle partecipate; e ad Egidio Bernava, ex presidente del teatro Vittorio Emanuele cultura e spettacoli. Quindi le new entry: al cardiochirurgo Andrea Consolo, ex guardalinee internazionale, vanno le deleghe sport e ambiente: le politiche scolastiche alla preside dell’Istituto Antonello Elvira D’Orazio e quindi il contenzioso all’avvocato penalista Salvatore Versaci. Rimpasti a parte, otto assessori per un numero altissimo di deleghe che prima venivano suddivise nell’ambito di una squadra più nutrita sono pochini per Calabrò, il quale si dice pronto a verificare se , a costi invariati, cioè non sforando il budget dei compensi previsti per la giunta, il numero si potrà portare a dieci. Di questo però aggiunge me ne occuperò se vincerò, conclude anticipando di essere già sulle tracce dei finanziamenti per introdurre la Social Card anche a Messina. ( foto da felicecalabrosindaco.it)
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