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Appello ai prossimi
amministratori

Dai cantieri di lavoro ai cantieri di servizio. Alla regione hanno cambiato solo il nome, ma non il vecchio spirito assistenziale.  La Filca Cisl di Messina stamani ha lanciato strali contro lo stanziamento da 50 milioni di euro di appena due giorni del Governo regionale per l’apertura dei cantieri dove saranno impiegati 20mila disoccupati con una retribuzione variabile da 500 euro a 1000 euro. Le accuse lanciate oggi dal  Consiglio Generale della Cisl.   

Il Consiglio Generale della Filca Cisl, al termine dei lavori, ha approvato un documento per impegnare la segreteria provinciale e regionale nel pressare i futuri amministratori di Messina e dei comuni della provincia per avviare, entro la fine dell’estate, tutti quei cantieri le cui opere sono state già finanziate e sono ferme per problemi burocratici. Secondo i vertici della Cisl ci sono le condizioni e le risorse per dare avvio a lavori pubblici che possono dare soluzioni al lavoro vero per il settore edile e per risolvere annosi problemi di Messina - ha ribadito il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese. Le proteste degli edili messinesi erano iniziate nei giorni scorsi con un sit in davanti alla sede dello IACP e proseguiranno nei prossimi giorni in vari centri della provincia per chiedere una programmazione veloce e dettagliata per il rilancio dell’edilizia, da sempre settore trainante per la ripresa economica e per uscire dalla crisi che colpisce la Sicilia da quattro anni”.


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