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Continua la corsa
a ostacoli

Una corsa a ostacoli. Una di quelle criticità difficili da normalizzare, quando la raccolta avviene tra mille difficoltà mentre i rifiuti quotidianamente vengono gettati nei cassonetti o, quando sono già pieni, ai lati. Basta che si inceppi il meccanismo e l’emergenza scatta inevitabilmente e, per recuperare, ci vogliono anche settimane. I rifiuti che ancora oggi sono accatastati su diverse arterie cittadine, scaturiscono dall’emergenza scattata la settimana scorsa quando, per l’ennesima volta, causa mancanza risorse economiche e la discarica chiusa per il vento e la manutenzione,  non è stato possibile conferire i rifiuti con regolarità.  Ci sono zone dove la spazzatura è stata completamente raccolta, ci riferiamo al centro storico, ed altre dove invece i cumuli hanno raggiunto livelli da rischio igienico-sanitario. E per tentare di recuperare questa situazione che, con l’arrivo del caldo è resa ancora più pericolosa, tutto il personale è stato dirottato in servizi di raccolta. Sia con i mezzi che manuale. Trascurati, quindi, quelli relativi alla scerbatura che in periodi del genere sono indispensabili. Quelli di potatura, poi, dopo che il comune alla scadenza dell’appalto con una cooperativa li ha affidati a Messinambiente, non sono mai iniziati.  E dire che una squadra di operatori ecologici era stata formata per questo tipo di servizio che da tre mesi viene rimandato a causa della mancanza di un cestello elevatore che Palazzo Zanca doveva fornire. A questo quadro per nulla incoraggiante, si aggiunge il debito che negli anni, l’Ato 3, ha accumulato con la società che gestisce la discarica di Mazzarrà S. Andrea e che adesso minaccia di chiudere i cancelli del sito ai mezzi provenienti da Messina. Solo un piano di rientro soddisfacente, proposto da comune e società d’ambito giovedì prossimo in un incontro in prefettura,  riuscirà a scongiurare una soluzione che metterebbe in ginocchio la città.   

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