Le precauzioni adottate dal commissario straordinario non spaventano i lavoratori dei servizi sociali. E’ inutile che si chiuda nella sua roccaforte – commentano i rappresentanti sindacali, è un suo dovere confrontarsi con noi. E parlare di palazzo zanca come di una roccaforte non è così tanto sbagliato. Le ultime disposizioni dell’ex procuratore capo blindano il comune: gli uffici dell’urp sono stati trasferiti nella sede del corpo di guardia dei vigili urbani, dove un’addetta ha il compito di accreditare i visitatori che devono compilare un modulo dopo aver registrato le generalità e quindi ricevono il pass per superare i tornelli. La fila di stamani lascia immaginare cosa accadrà durante le fasi elettorali, quando molti cittadini avranno bisogno di nuove tessere per votare o delle carte di identità. Insomma la casa comune è diventata un bunker. Ma i lavoratori dei servizi sociali non si sono fatti scoraggiare e hanno ugualmente presidiato il palazzo: è la forza della disperazione.
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